Brano: [...]ti preparativi e complessi dosaggi. Suddivisa in quattro classi (scienze morali e sociali; scienze fisiche, matematiche e naturali; lettere; arti), I’Accademia si presentava come una ristretta e solenne aristocrazia dell’intelletto italiano, selezionata e benedetta dallo Spirito Santo dello Stato. Gli Accademici (non più di 20 per ogni classe, e inizialmente non più di 15) non so

lo erano generosamente remunerati e onorati con la qualifica di Grandi Ufficiali dello Stato, ma avevano a loro volta il potere di distribuire ricompense e riconoscimenti. Il principale compito dell’istituzione, in base al suo stesso statuto, era infatti quello di conferire premi e borse di studio, e di aiutare con sussidi e pensioni studiosi « benemeriti »; molto meno invece gli accademici dovevano preoccuparsi di quel compito statutario secondo cui essi avrebbero dovuto « dare pareri al governo sui più importanti problemi della cultura », una volta che tali pareri non erano né richiesti né graditi. Del resto, non volendosi rinunciare a un criterio, per quanto approssima[...]